o'mara by Camminare puo cambiarci la vita (2020)

o'mara by Camminare puo cambiarci la vita (2020)

autore:Camminare puo cambiarci la vita (2020)
Format: epub


In una città viva e animata in cui si fa a gara per le ricompense, uno dei maggiori ostacoli fisici è costituito dalle persone. Per evitare scontri, dobbiamo riuscire a fare una stima rapida e precisa della velocità altrui. Quando camminiamo in due o in tre, prendiamo lo stesso ritmo naturalmente e inconsciamente. Moderiamo il passo in modo da andare alla stessa velocità: ci coordiniamo con gli altri.

Camminando in città, è normale provare frustrazione o irritazione. C’è chi va piú veloce di te, chi va piú lento, chi ti viene incontro, chi ti taglia la strada. Questo fastidio è stato battezzato «rabbia del pedone» dallo psicologo Leon James, secondo il quale «chi ostacola il flusso dell’avanzata altrui mostra una rabbia da marciapiede passivo-aggressiva, mentre chi viene ostacolato mostra una rabbia da marciapiede attiva e va in giro con intolleranza e disapprovazione»21. Basta guardare per qualche istante dei pendolari che tentano di evitare una frotta di turisti a zonzo per rendersi conto che si tratta di un fenomeno reale, benché di solito tenuto a freno: vista la vicinanza fisica, si rischierebbe infatti uno scontro. La vita sociale si regge sulla decisione di soffocare di continuo gli impulsi malevoli. Al contrario, quando viaggiamo in macchina, possiamo dare sfogo dietro il vetro a quella rabbia che non è prudente esprimere faccia a faccia22.

Di norma riusciamo a usare quello che ogni tanto sembra un campo di forze invisibile per evitare di andare a sbattere inavvertitamente contro gli altri o anche solo di sfiorarli. Noi cerchiamo di evitare loro e loro cercano di evitare noi. Ma come facciamo a destreggiarci su marciapiedi affollati con tanta facilità e grazia? Che meccanismi si nascondono dietro questa capacità?

Per predire che direzione prenderanno le persone intorno a noi, dobbiamo raccogliere rapidamente informazioni dai loro movimenti. Le fonti non mancano. Possiamo valutare la posizione e la velocità di piedi e gambe. O guardare il busto e le spalle. Oppure possiamo basarci sulla postura in generale e sulla direzione della testa, considerando gli occhi e dove punta lo sguardo. Quando chi ci viene incontro indossa gli occhiali da sole, o è concentrato sul cellulare che ha in mano, prevedere le sue intenzioni comincia a farsi difficile. Ancora peggio è camminare dietro qualcuno che a poco a poco devia lateralmente. Lui non sa che siete lí, ovvio, e voi potete fare conto solo sulla posizione delle sue spalle viste da dietro. In piú lui potrebbe essere a sua volta impegnato a cercare di evitare una persona che arriva in senso opposto, di cui voi non vedete gli occhi o non vi siete nemmeno accorti. Per dimostrare l’importanza vitale dello sguardo, servono studi che mettano alla prova i partecipanti con pedoni la cui posizione degli occhi varia in modo sistematico e affidabile. Oggi lo si può fare facilmente grazie a dispositivi indossabili, in particolare visori per la realtà virtuale, attraverso la simulazione di figure che si muovono a diverse velocità guardando negli occhi del soggetto o con lo sguardo altrove (ma in modo che piú o meno si veda dove punta)23.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.